Il 28 ottobre 2024 La Poste emette un francobollo della serie artistica illustrata da un'opera di Pierre Puvis de Chavannes in occasione del bicentenario della sua nascita.
Pierre Puvis de Chavannes nasce a Lione nel 1824, da padre ingegnere minerario e madre discendente da una famiglia lionese. Durante la giovinezza, non pensando ancora alla carriera di artista, si preparò all'esame di ammissione all'École Polytechnique ma la sua fragile salute lo costrinse ad abbandonare gli studi.
Dopo un viaggio in Italia nel 1846, decise di formarsi nella pittura e si recò a Parigi, dove entrò, ogni volta brevemente, nei prestigiosi laboratori di Henry Scheffer, Eugène Delacroix e Thomas Couture. Nonostante un inizio difficile, le sue proposte ai Salons furono tutte rifiutate fino al 1858, si trasferì in un laboratorio in Place Pigalle. Allo stesso tempo, scopre la decorazione murale dipingendo su pannelli per la casa di campagna di suo fratello in Saône-et-Loire.
Nel 1859 attirò finalmente l'attenzione della critica con Il ritorno dalla caccia, esposto al Salon. Due anni dopo, lo Stato acquistò Concordia, una composizione monumentale ora conservata al museo di Amiens con la sua controparte offerta dall'artista Bellum. Acquisito il riconoscimento ufficiale, accumulò onori e ordini. Si distinse nella realizzazione di grandi decorazioni murali, comuni sotto la Terza Repubblica, per adornare i musei di Amiens, Marsiglia e Rouen, il municipio di Poitiers poi quello di Parigi o anche l'anfiteatro della Sorbona. Dipinse anche dipinti per il Pantheon.
La città di Lione lo richiese nel 1883 per la decorazione del nuovo scalone monumentale del Palais des Arts. L'artista dipinge Il Bosco Sacro caro alle Arti e alle Muse, un paesaggio immerso nella luce della sera popolato di figure idealizzate. Nei toni opachi che ricordano l'arte degli affreschi, che aveva ammirato in Italia, rappresenta l'età d'oro dell'antichità pagana, da un lato, e l'epoca cristiana moderna, dall'altro. Queste composizioni emanano un'impressione di serenità e di tempo sospeso. Poco prima della sua morte, Pierre Puvis de Chavannes sposò la donna che era diventata la sua musa ispiratrice, Marie Cantacuzène, una principessa rumena che aveva conosciuto anni prima nello studio di Théodore Chassériau.
Solitario per natura, l'artista rimase indipendente, non apparteneva a nessuna scuola ma il suo stile sintetico, poi definito simbolista, ispirò numerosi artisti.