La rivolta nazionale slovacca (SNU) è uno degli eventi più importanti che non è passato solo alla storia slovacca, ma anche alla storia della resistenza europea contro il nazismo. La notizia, che riportava i primi scontri tra la guarnigione di Žilina e le unità tedesche, giunse a Banská Bystrica il 29 agosto 1944. La sera dello stesso giorno, il tenente colonnello J. Golian diede l'ordine di iniziare la rivolta nazionale slovacca, usando il codice segreto: "Inizia lo sfratto!" Durante i primi giorni, alcune guarnigioni, in particolare quelle nella Slovacchia occidentale, furono disarmate e quindi non furono in grado di unirsi alla rivolta. Il disarmo di due divisioni nella Slovacchia orientale, che avrebbero dovuto costituire la maggior parte dell'esercito ribelle, fu un'altra grande perdita. Nonostante questi eventi sfavorevoli, alle operazioni di combattimento contro l'esercito tedesco attaccante che iniziarono nella Slovacchia centrale si unirono gradualmente circa 60.000 soldati, 15.000 partigiani e partecipanti provenienti da 35 nazioni e varie nazionalità da tutto il mondo. Erano comandati dal generale J. Golian. In ottobre, il generale di divisione Rudolf Viest, che era stato destinato a comandare la rivolta sin dall'inizio, prese il comando. Tuttavia, questo cambiamento nella leadership e nella struttura dell'esercito ribelle non fu sufficiente a fermare l'esercito tedesco, che aveva lanciato un'offensiva generale. Banská Bystrica fu occupata il 27 ottobre 1944, ma le operazioni di combattimento continuarono nelle montagne circostanti. A causa di questo cambiamento di circostanze, il generale Viest diede ordine che l'esercito iniziasse le operazioni partigiane.
