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2024Theodore Gericault 1791-1824 - Serie

Serie
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Dati tecnici
  • 03.06.2024
Tematici
Maggiori dettagli Theodore Gericault 1791-1824

L’affondamento della fregata coloniale Méduse al largo dell’attuale Mauritania il 2 luglio 1816 scosse la Francia della Restaurazione. Dei circa 150 passeggeri e membri dell'equipaggio che si rifugiarono su una zattera di fortuna, trainata da canoe e poi abbandonata per ordine del capitano Duroy de Chaumareys, meno di quindici erano sopravvissuti.

Questo dramma fu immortalato da Théodore Géricault (Rouen 1791-Parigi 1824) in uno dei dipinti più famosi del Louvre, La zattera della Medusa, presentato al Salon del 1819.

Nei suoi primi giorni, Géricault si dedicò alla pittura di cavalli, sua passione, e di temi militari. Di ritorno dall'Italia nell'autunno del 1817, era alla ricerca di nuovi argomenti di attualità. L'atroce assassinio dell'ex magistrato Fualdès, a Rodez, gli ispirò l'idea di una grande composizione, poi abbandonata. Per la sua prima opera importante scelse La vicenda della Medusa, affascinato dalla storia dei due sopravvissuti.

Più che l'affondamento della fregata, rappresenta la zattera e i suoi passeggeri, abbandonati in mare aperto, vestiti di stracci, alcuni agonizzano tra i cadaveri, altri si alzano, vedendo una nave, la loro ultima speranza di sopravvivenza.

La composizione è sviluppata utilizzando figure di cera disposte su un modello della zattera, realizzato su richiesta di Géricault dall'ex falegname della Méduse. Trasformando il suo laboratorio in una dependance dell'obitorio, l'artista dipinse dal vero teste e arti mozzati e osservò le devastazioni della malattia in ospedale. Sulla costa della Normandia, realizzò studi sul cielo e sul mare. Epica e terrificante, l'opera finale, lunga 7 metri, sconcertò il pubblico del 1819. Visione tragica del destino umano, si affermò come una delle opere maggiori di romanticismo, di portata universale.