Nel 2024 commemoriamo il centenario di una pietra miliare fondamentale nella storia delle comunicazioni in Spagna: l'autorizzazione alla radiodiffusione. Questo progresso tecnologico non solo trasformò il modo in cui le informazioni venivano trasmesse e consumate, ma giocò anche un ruolo cruciale nella vita sociale, culturale e politica del Paese.
Le prime trasmissioni radiofoniche in Spagna iniziarono il 12 maggio 1924 da un piccolo studio installato nell'officina di produzione di valvole elettroniche dell'azienda Ibérica de Telecomunicación, al numero 18 di Paseo del Rey, nel quartiere madrileno di Príncipe Pío.
Queste trasmissioni quotidiane furono realizzate come prova mentre venivano negoziate le licenze che avrebbero regolamentato questo nuovo mezzo di comunicazione.
L'autorizzazione governativa sarebbe arrivata e il 10 novembre sarebbero nate Radio España, a Madrid, e Radio Barcelona, il germe della Cadena SER.
La radio arrivò in Spagna in un periodo in cui il paese stava attraversando importanti cambiamenti e consentì la trasmissione di notizie, intrattenimento e cultura, entrando nelle case degli spagnoli in un modo nuovo.
I primi programmi radiofonici segnarono l'inizio di un'era in cui la voce divenne il principale mezzo di comunicazione. I conduttori divennero personaggi pubblici e l'intrattenimento, la musica e i programmi educativi iniziarono a far parte della vita quotidiana dei cittadini che usavano la radio come una finestra sul mondo esterno e talvolta come l'unico modo per conoscere la realtà del mondo.
La radio divenne uno strumento per unire le persone e creare comunità.
Nel corso di questi cento anni, la radio si è evoluta, adattandosi ai cambiamenti tecnologici e alle esigenze della società con l'arrivo delle trasmissioni online o podcast.
Il francobollo presenta un'illustrazione che rappresenta una vecchia radio a valvole insieme a un modello dei primi microfoni che hanno regalato al mondo grandi voci, grandi notizie e indimenticabili momenti di intrattenimento.
