Miti e Flora. - Cerbero e Aconito Azzuro

Ercole è nella mitologia greca il semidio, il figlio del dio supremo Zeus e la mortale Alcmena. Per diventare immortale, dovette eseguire 12 compiti stabiliti dal re Euristeo. L'ultimo compito è stato il più difficile. Ercole doveva andare nel mondo sotterraneo di Ade e portare alla luce del giorno il cane guardiano di tre teste. Cerbero è il figlio di Echidna mezza donna-mezzo serpente e Gigante Tifone, e il suo compito era fare molta attenzione a non permettere a nessuno di fuggire dagli inferi. Ercole lo aveva padroneggiato senza armi, e mentre tornava dagli inferi, Cerbero vedendo la luce del giorno comincio' a salivare per terra. Dalla sua saliva fu sviluppata una pianta velenosa-aconito. Cerbero era arrabbiatissimo che ha spaventato il re Euristeo, così Ercole ritornò in Ade.

Aconitoazzuro (Aconitumnapellus) è una pianta mortalmente velenosa, una delle più mortali sulla Terra. Cresce fino a 100 cm e fiorisce con bellissimi fiori profumati di colore viola scuro. Tutte le parti della pianta sono velenose e l'avvelenamento può avvenire solo al tatto perché il veleno si assorbe facilmente attraverso la pelle. In Bosnia ed Erzegovina appartiene alla linea di specie vegetali in via di estinzione.

(Željko Šaravanja)